mercoledì 13 dicembre 2006

30.000 MC ALLA STAZIONE FERROVIARIA QUALE RISULTATO?
















Modello virtuale tridimensionale con 'inserimento nell'area stazione di volumetrie pari a 30.000 mc
















Simulazione visiva con l'inserimento di 30.000 mc nell'area stazione.

Qualche riflessione va fatta visto che a no più di 50 metri esistono oltre 200.000 mc già costruiti.

ASSOCIAZIONE CULTURALE GAMMARANA

sabato 9 dicembre 2006

DOVE VA LA STAZIONE FERROVIARIA ?


Febbraio 2004 la stazione ferroviaria voluta e pensata dall’allora amministrazione di sinistra si spostava indietro verso il mare.
L’Associazione Quartiere Gammarana manifestò le proprie perplessità (vedasi articoli del 11.02.2004); allo stesso modo i partiti di opposizione rilevarono delle incongruenze ritenendo che sarebbe stato opportuno prolungare la tratta ferroviaria in prossimità del centro della città. La scheda di PRG per l’area stazione, approvata dall’allora amministrazione di sinistra, e confermata , oggi, dall’attuale Amministrazione, prevede costruzioni per 20.000 mc di edifici residenziali e 10.000 mc di commerciale.
E allora qualche riflessione è d’obbligo:

- la pianificazione di interventi che vanno ad interessare parti importanti della città non possono essere lasciate ad esternazioni estive, oltremodo in un periodo di caldo afoso, assumendo una progettualità diversa, in funzione del ruolo esercitato dal politico di turno;

- siamo convinti che l’intervento alla stazione ferroviaria vada inquadrato all’interno di una pianificazione complessiva che coinvolga l’intera area Gammarana e riteniamo che la metropolitana di superfiche deve avvicinarsi quanto piu’ possibile al centro, al fine di ridurre l’utilizzo di mezzi inquinanti;

- se tale soluzione non risulta praticabile ricollocare la stazione, nello stesso sito, a diversa quota o eventualmente, se anch’essa non realizzabile, ristrutturare l’attuale sito, sistemando opportunamente le aree circostanti con attraversamenti che riconnettano le diverse aree.
Molto probabilmente le proposte che si alternano in funzione del ruolo esercitato dall’Amministratore di turno hanno in comune un unico denominatore: qual è? Il dubbio che sorge è il seguente: visto che la proposta va ricollocata all’interno di una contrattazione con i privati, nelle forme che non stiamo ad indicare, qual è la soluzione piu’ redditizia per il privato, da un punto di vista solo economico? La soluzione è banale ed è quella di arretrare la stazione rendendo appetibile la superficie dimessa, utilizzando i parametri edificatori della scheda del PRG.
Ora noi non abbiamo niente contro l’intervento dei privati, anzi va incoraggiato. Il grande assente è l’interesse pubblico: dov’ è la politica?
Riteniamo che senza l’intervento programmatore della politica non si coniughi il legittimo interesse del privato con l’interesse primario della collettività.
Ed ancora , tenuto conto che a non più di cento metri dall’attuale stazione esiste una parte della Villeroy (per intenderci l'area in fallimento), già edificata con una volumetria esistente di oltre 200.000 mc, emerge oggettivamente una riflessione forte affinché si ponga fine all’inutile consumo di terreno visto che esistono porzioni già “consumate” che aspettano solo di essere recuperate. Tutto ciò senza dimenticare la qualità architettonica degli interventi e la disponibilità di parcheggi visto che si continua a costruire senza adeguate aree di sosta.

Il presidente Associazione Culturale Gammarana
Ing. Alfonso Marcozzi

venerdì 8 dicembre 2006

LETTERA AL SINDACO E AI CAPIGRUPPO GENNAIO 2006


PROPOSTE DI INTERVENTO

Riflessioni ed idee



Con John Fitzgerald Kennedy: “Non chiederti cosa fa lo Stato per te, ma cosa puoi fare tu per lo Stato”

Un’area ricca di potenzialità



La Gammarana è una delle zone più belle di Teramo. Un campo di atletica leggera ristrutturato; Palestre, il Centro sportivo tennis, La Pista di pattinaggio, il Centro sportivo Acquaviva; sono i punti di partenza e di arrivo lungo tutta l’area degli amanti dello sport e del footing, cioè di persone, anziani e giovani, che amano la qualità della vita, lo sport e sono il simbolo di una città a dimensione di persona.
Il volto nuovo e bello della Gammarana s’intravede ancora nella futura città della scienza, in fase di avanzata realizzazione nella area ex-Gavini. Come Comitato di Quartiere abbiamo avuto l’idea, e la rivendichiamo, di indicare l’ ubicazione di quell’area all’Amministrazione Comunale dell’epoca, per toglierla dall’abbandono e dalle sterpaglie, che tornavano a ricoprirla, dopo un intervento sospeso.
Le scuole, media ed elementare, la casa dei piccoli, il Nido Pinocchio, sono state, lo scorso maggio, per la seconda annualità protagoniste, insieme a noi del Comitato, del più significativo e importante gesto artistico e d’amore offerto alla città: i murales, sul tema “ Oltre il muro”, dipinti sui muri appunto della ex-fabbrica. Un volto allegro e bello della Gammarana; segno di speranza, di volontà, di partecipazione, offerto dai bambini e dai ragazzi della zona.
Ma la ex Villeroy è ancora lì. Rimane ancora volto spettrale, biglietto da visita, che la città di Teramo presenta a chi arriva dall’autostrada Roma L’Aquila. Vi sono poi l’ex Aquila d’oro, l’ex Adone, l’ex Consorzio Agrario, la ex fabbrica di Pompei. Le ex fabbriche sono, oggi, elementi architettonici di una storia della città che non c’ è più; sono il simbolo della incapacità della politica a ripensare tutta l’area in funzione dei bisogni della nuova città di Teramo.
La Gammarana, pensata all’inizio degli anni ’60 come nucleo industriale della città ( la ex-Spica, Adone, Aquila d’oro, Pompei) attende un progetto che la ripensi insieme alla città nel suo complesso. Vi è necessità che i soggetti politico-istituzionali, come di loro competenza, il Comune, il Consorzio industriale, progettino la nuova funzione, da offrire al contributo di risorse e di opportunità del privato, per trasformarla da area residuale in area funzionalmente legata alla nuova idea di città, un’area dove tutti affermano che il nuovo PRG gioca un ruolo importante e strategico sul piano urbanistico complessivo. La Gammarana è citata da tutti coloro che si interessano a vario titolo del PRG.
Il pensiero dei politici e degli urbanisti si arresta di fronte allo spettrale spettacolo della Villeroy, che restituisce la propria immagine, elargendo, ultimo messaggio ex-industriale, vetri ed amianto cancerogeno volanti, come succede spesso. Come se la politica fosse immobile, aspettando Godot, che non arriva. La Gammarana aspetta…..
Un storia di ex
Tante ex fabbriche………….Tanti, troppi ex- da tanto troppo tempo. Tanti ex che richiedono un pensiero urbanistico ed architettonico nuovo. L’unico pensiero oggi nuovo è l’idea di bello, di accogliente, di colorato che i bambini e i ragazzi della città di Teramo hanno lasciato sui muri della Gammarana. Quei dipinti sembravano quasi un segno fugace, destinato a scomparire con le prime intemperie.
Quel segno artistico e colorato, come quello degli artisti più anziani, sotto il Ponticello, è ancora lì, dopo due anni.
Quei segni colorati sui muri della ex Villeroy sono di fatto qualità della vita, fruita a livello visivo dai residenti e da tutta la città.
I Parcheggi, l’emergenza, lo “spezzatino” o il Progetto
La Gammarana sta diventando un ammasso caotico di auto parcheggiate alla rinfusa. Se pensiamo che in questa area è prevista l’uscita del Lotto zero, se pensiamo che in quest’area le ex fabbriche avranno comunque altre funzioni, se pensiamo alla futura “Città della scienza” e alla sua utenza, se pensiamo a tutte le palestre già funzionanti, se pensiamo al nuovo carico di utenza, se pensiamo al Centro servizi TERCAS, si capisce che una parte della Gammarana va progettata come un’area parcheggio funzionale e servente tutti i nuovi insediamenti presenti e futuri.
Noi qualche idea l’abbiamo avanzata, nell’incontro che abbiamo avuto con Lei Signor Sindaco e la Sua giunta, nel febb.2005, svoltosi presso la sede API, proprio nell’area ex Villeroy. Il percorso vita, come inizio di un Progetto che non può non essere complessivo. Intanto iniziamo con la realizzazione di un’idea, che portiamo avanti da anni.
Perché non secondare la vocazione sportiva della zona dove, accanto al campo di atletica, al centro tennis, al Centro Acquaviva potrebbe essere realizzato appunto un percorso vita? Percorso vita, nato da un’idea del Comitato di quartiere e sostenuta da tempo dagli abitanti. Percorso vita, collegato al percorso del Parco fluviale, come espressione progettuale ed urbanistica dei cittadini della Gammarana, come realizzazione naturale di quella vocazione sportivo/ricreativa, accreditata dagli “amanti del footing” e della salute, dai cittadini piccoli e grandi che potrebbero fruire di un’area attrezzata per la sosta relax/picnic.
Peraltro l’Amministrazione ha dato un primo segnale, recintando con una staccionata l’area, occupata abusivamente da anni dai nomadi. Quest’area potrebbe essere luogo di sosta del futuro percorso.
In sintesi la Gammarana ha bisogno, per essa e per la città, di un progetto organico.
Offriamo qualche idea




LE POSSIBILI FUNZIONI AREA EX VILLEROY



1) LUOGO DI INTERCONNESSIONE TRA RICERCA, FORMAZIONE E PRODUZIONE


Nel dibattito che si sta sviluppando sulla competitività occorre ricordare che una delle maggiori cause del deficit competitivo dell’Italia rispetto agli altri Paese industrializzati sta nella mancanza di alleanza tra Università e impresa.
Questo difficile rapporto è dovuto anche alla peculiarità del nostro sistema produttivo fatto di PMI che, il più delle volte, da sole faticano ad “agganciare” il mondo dell’università.La sfida che abbiamo davanti non è solo creare un network tra aziende o sistemi di distretti affini, ma una connessione tra mondi diversi legati alla ricerca, alla valorizzazione del capitale umano e all’imprenditorialità in senso stretto.
Il ruolo della Camera di Commercio: perchè non si attiva per dar vita ad un palazzo camerale dell’Innovazione? Come è già avvenuto a Milano, dove, in maniera egregia, è stato progettato un luogo finalizzato a creare le condizioni di trasferimento di tecnologie per lo sviluppo e la creazione dell’economia, in ottica innovativa, e dove i settori della ricerca, della formazione, della produzione, possano essere interconnessi. La chiave di successo di tale concezione sta nel fatto che l’innovazione non è una mera introduzione di macchinari evolutivi, ma è un fattore che attraversa tutti gli aspetti dell’impresa a partire dalla persona.
Per esempio i cambiamenti organizzativi, l’introduzione sistematica del controllo di qualità, un uso razionale dei dati aziendali, una conoscenza a livello d’impresa di tecniche multivariate e di metodi per la valutazione dell’efficienza possono portare, invece, a rendere competitiva la piccola azienda, impossibilitata a sviluppare azioni di ricerca e a introdurre nuovi modelli, tecnologie e metodi basati sulla conoscenza del territorio e del mercato. Questo comporta altresì che, per sostenere la competitività delle aziende, occorre introdurre nuove figure aziendali capaci di gestire filosofie e governance che implichino miglioramenti di tipo organizzativo, analisi di dati e gestione di metodologie e tecniche statistiche. Ecco allora il ruolo della facoltà di statistica.
E la facoltà di comunicazione? Bisogna creare laboratori dove i giovani laureati possano esprimere la loro creatività per la promozione di prodotti e la progettazione di eventi per le aziende.
Occorre creare sinergie con le associazioni imprenditoriali; si evita così che ognuno pensi di progettare il proprio centro per lo sviluppo innovativo perchè, i finanziamenti a pioggia, ancora purtroppo disponibili, procurano distorsioni e nessuna innovazione. Pensiamoci.




2. CENTRO D’ARTE PER LO SVILUPPO DELLE CULTURE DEL CORPO E DELLA MENTE



Nella ex Villeroy & Boch potranno confluire tutte le iniziative gia` promosse dall`Assessorato alla Cultura della Provincia di Teramo e dall`Assessorato alla Cultura del Comune di Teramo costituendo cosi uno dei poli di attrazione giovanile delle attivita` artistica e teatrale della realtà teramana. L`idea e` quella di un luogo aperto a tutto il pubblico in generale, con una particolare attenzione per quello giovanile, aperto altresì agli artisti ed agli organizzatori che troveranno, con il coordinamento dell`Agenzia per i giovani, le necessarie infrastrutture per svolgere il loro lavoro, sia nella fase creativa che in quella organizzativo - amministrativa. Si tratta infatti di un vero e proprio centro polifunzionale - con due sale, laboratori, anfiteatro esterno, sala conferenze e caffetteria – al quale faranno capo oltre che i ragazzi ed i giovani di Teramo, anche quelli della Provincia, che troveranno nella nuova Fabbrica ( parte della ex Villeroy), ospitalità e stimolanti proposte artistiche. Bisogna tener presente che negli ultimi anni vi è stata una forte attenzione delle manifestazioni di arte contemporanea verso i giovani artisti. Perché allora non istituire un centro d’arte con mostre di opere d’arte, dove ammirare le stesse opere, degustando gli ottimi vini tipici della provincia teramana. Pensiamoci.




3. RESIDENCE PER STUDENTI E RELATIVE FUNZIONI


4. CENTRO DIREZIONALE



Le attività di comunicazione territoriale (con un termine abusato marketing territoriale) mirate a “vendere” una immagine forte di città (area Gammarama, sicurezza, tranquillità, benessere e lavoro, interconnessione viaria) rendono possibile attrarre investimenti di società multinazionali che stanno dismettendo dai grossi centri urbani per il notevole lievitare dei costi.

5. FUNZIONI DEL PARCHEGGIO



1. Per la ex Fabbrica Villeroy; 2. per Area ex-Adone; 3. per La Città della scienza; 4. per Tercas; 5. per Circolo Tennis; 6. per Telecom; 7. per area ex-Pompei, 8. per il Lotto Zero
Con un progetto condiviso ognuno degli attori può avere interesse a realizzare la struttura.



6. FUNZIONE DELL’AREA SPORTIVA



Area attrezzata con intervento pubblico-privato con connessione aree Acquaviva e campo-scuola.
Tutte le proposte sono contenute negli allegati grafici a corredo della presente lettera. Gli allegati sintetizzano visivamente quanto illustrato testualmente.


L’alternativa ad un progetto che, con una visione d’insieme, appunto urbanistica, tenga conto di tutte le possibili funzioni sopradette è lo spezzatino architettonico/urbanistico della Gammarana. Lo “spezzatino” è la rinuncia della politica ad esercitare il suo ruolo: progettare e rendere operativo un progetto di città.
Già s’intravede, purtroppo, il rischio del puzzle/spezzatino in qualche intervento proposto (vedasi vicenda bowling presso la ex-Villeroy); la logica dell’inserire alla rinfusa ciò che capita significa aggiungere caos a caos.
E’ la fine di un qualsiasi “Progetto Gammarana”; è la deriva urbanistica di un’area, cha da ex-industriale s’avvia a diventare contenitore caotico di tutto e di più.
Ed allora innovazione, creatività e qualità architettonica possono creare quella giusta simbiosi per una ottima performance economica della città.
Per sintesi un logo: “Un’idea di quartiere per un’idea di città”


Casa di Riposo: storia del sequestro di un’area verde.



Un altro sequestro. Come non serve sequestrare inutilmente, come pure è stato fatto, l’ex area industriale Villeroy, per il pericolo amianto; anzi, a nostro parere, tale pericolo viene così consolidato e preservato, assistiamo ormai da molto tempo alla storia di un altro sequestro di un’area verde. Nell’area di proprietà della Casa di Riposo iniziano i lavorì? Abbiamo diritto di conoscere come cittadini quali? Con quale impatto architettonico? Quanto tempo dovremo ancora sopportare la Gammarana delle palizzate?? Qualche idea la possiamo proporre. Di solito le case per anziani sono un service per la città o il quartiere. La realizzazione dell’intervento limitato ad una parte delle aree verdi, come da noi proposto all’amministratore unico, deve creare una interconnessione con il quartiere con servizi per il quartiere come ad esempio un centro di ascolto del quartiere, una sorta di segretario sociale, un ufficio dove gli anziani raccolgono istanze, lamentele, speranze dei cittadini e, in stretto contatto con l’amministrazione locale cercano di dare risposte concrete.


In sintesi per un impegno comune ed immediato



1. Casa di Riposo: richiesta di documentazione relativa all’inizio lavori;

2. Definizione strada di accesso IACP. Il terreno a chi appartiene, chi lo deve mantenere?

3. Ridefinizione spazi parcheggi e relativa viabilità prima che sia troppo tardi;

4. Percorso Vita: definizione impegno Amministrazione per un primo tassello al progetto Gammarana

5. Percorso ciclabile: l’inizio del percorso che porta verso il mare;

6. Riqualificazione area I.A.C.P.

7. 1.750.000 Euro, come da dichiarazione del Presidente della Giunta Regionale Pace del 31.12.2004 per lo smaltimento della copertura in eternit della Villeroy, dove sono?

8. Progetto Gammarana “Da un’idea di quartiere ad una idea di città”: una risposta alle nostre sollecitazioni/proposte.

Il Presidente Associazione Culturale Gammarana
Ing. Alfonso Marcozzi