Febbraio 2004 la stazione ferroviaria voluta e pensata dall’allora amministrazione di sinistra si spostava indietro verso il mare.
L’Associazione Quartiere Gammarana manifestò le proprie perplessità (vedasi articoli del 11.02.2004); allo stesso modo i partiti di opposizione rilevarono delle incongruenze ritenendo che sarebbe stato opportuno prolungare la tratta ferroviaria in prossimità del centro della città. La scheda di PRG per l’area stazione, approvata dall’allora amministrazione di sinistra, e confermata , oggi, dall’attuale Amministrazione, prevede costruzioni per 20.000 mc di edifici residenziali e 10.000 mc di commerciale.
E allora qualche riflessione è d’obbligo:
- la pianificazione di interventi che vanno ad interessare parti importanti della città non possono essere lasciate ad esternazioni estive, oltremodo in un periodo di caldo afoso, assumendo una progettualità diversa, in funzione del ruolo esercitato dal politico di turno;
L’Associazione Quartiere Gammarana manifestò le proprie perplessità (vedasi articoli del 11.02.2004); allo stesso modo i partiti di opposizione rilevarono delle incongruenze ritenendo che sarebbe stato opportuno prolungare la tratta ferroviaria in prossimità del centro della città. La scheda di PRG per l’area stazione, approvata dall’allora amministrazione di sinistra, e confermata , oggi, dall’attuale Amministrazione, prevede costruzioni per 20.000 mc di edifici residenziali e 10.000 mc di commerciale.
E allora qualche riflessione è d’obbligo:
- la pianificazione di interventi che vanno ad interessare parti importanti della città non possono essere lasciate ad esternazioni estive, oltremodo in un periodo di caldo afoso, assumendo una progettualità diversa, in funzione del ruolo esercitato dal politico di turno;
- siamo convinti che l’intervento alla stazione ferroviaria vada inquadrato all’interno di una pianificazione complessiva che coinvolga l’intera area Gammarana e riteniamo che la metropolitana di superfiche deve avvicinarsi quanto piu’ possibile al centro, al fine di ridurre l’utilizzo di mezzi inquinanti;
- se tale soluzione non risulta praticabile ricollocare la stazione, nello stesso sito, a diversa quota o eventualmente, se anch’essa non realizzabile, ristrutturare l’attuale sito, sistemando opportunamente le aree circostanti con attraversamenti che riconnettano le diverse aree.
Molto probabilmente le proposte che si alternano in funzione del ruolo esercitato dall’Amministratore di turno hanno in comune un unico denominatore: qual è? Il dubbio che sorge è il seguente: visto che la proposta va ricollocata all’interno di una contrattazione con i privati, nelle forme che non stiamo ad indicare, qual è la soluzione piu’ redditizia per il privato, da un punto di vista solo economico? La soluzione è banale ed è quella di arretrare la stazione rendendo appetibile la superficie dimessa, utilizzando i parametri edificatori della scheda del PRG.
Ora noi non abbiamo niente contro l’intervento dei privati, anzi va incoraggiato. Il grande assente è l’interesse pubblico: dov’ è la politica?
Riteniamo che senza l’intervento programmatore della politica non si coniughi il legittimo interesse del privato con l’interesse primario della collettività.
Ed ancora , tenuto conto che a non più di cento metri dall’attuale stazione esiste una parte della Villeroy (per intenderci l'area in fallimento), già edificata con una volumetria esistente di oltre 200.000 mc, emerge oggettivamente una riflessione forte affinché si ponga fine all’inutile consumo di terreno visto che esistono porzioni già “consumate” che aspettano solo di essere recuperate. Tutto ciò senza dimenticare la qualità architettonica degli interventi e la disponibilità di parcheggi visto che si continua a costruire senza adeguate aree di sosta.
Il presidente Associazione Culturale Gammarana
Ing. Alfonso Marcozzi
- se tale soluzione non risulta praticabile ricollocare la stazione, nello stesso sito, a diversa quota o eventualmente, se anch’essa non realizzabile, ristrutturare l’attuale sito, sistemando opportunamente le aree circostanti con attraversamenti che riconnettano le diverse aree.
Molto probabilmente le proposte che si alternano in funzione del ruolo esercitato dall’Amministratore di turno hanno in comune un unico denominatore: qual è? Il dubbio che sorge è il seguente: visto che la proposta va ricollocata all’interno di una contrattazione con i privati, nelle forme che non stiamo ad indicare, qual è la soluzione piu’ redditizia per il privato, da un punto di vista solo economico? La soluzione è banale ed è quella di arretrare la stazione rendendo appetibile la superficie dimessa, utilizzando i parametri edificatori della scheda del PRG.
Ora noi non abbiamo niente contro l’intervento dei privati, anzi va incoraggiato. Il grande assente è l’interesse pubblico: dov’ è la politica?
Riteniamo che senza l’intervento programmatore della politica non si coniughi il legittimo interesse del privato con l’interesse primario della collettività.
Ed ancora , tenuto conto che a non più di cento metri dall’attuale stazione esiste una parte della Villeroy (per intenderci l'area in fallimento), già edificata con una volumetria esistente di oltre 200.000 mc, emerge oggettivamente una riflessione forte affinché si ponga fine all’inutile consumo di terreno visto che esistono porzioni già “consumate” che aspettano solo di essere recuperate. Tutto ciò senza dimenticare la qualità architettonica degli interventi e la disponibilità di parcheggi visto che si continua a costruire senza adeguate aree di sosta.
Il presidente Associazione Culturale Gammarana
Ing. Alfonso Marcozzi
4 commenti:
Complimenti per aver creato questo blog per far consocere le iniziative del quartiere e per rendere attivi tutti i cittadini che intendono dire la loro sul futuro di questa parte di città.
Mi piacerebbe sapere a che punto è l'iter per la progettuazione e la realizzazione dell'anello ciclopedonale del quartiere Gammarana.
Saluti da Lucio De Marcellis, webmaster del sito web Abruzzoinbici ( http://xoomer.alice.it/abruzzoinbici )
L'anello ciclopedonale è stato finanziato, è stata fatta la gara di appalto e i lavori sono stati aggiudicati (informazioni assunte dall'ufficio comunale competente.
Solo la burocrazia può allungare i tempi di realizzazione
Ottima notizia.
Se non si avranno intoppi a breve vedremo iniziare i lavori del percorso vita, ossia dell'anello ciclopedonale intorno alla Gammarana.
Sarebbe bello per i cittadini poter vedere pubblicata la planimetria del progetto.
Prima o poi si concretizzerà anche il primo tratto della pista ciclabile Teramo-mare.
La zona dell'Acquaviva ospita numerose strutture per lo sport abbinate ai due parchi fluviali del Tordino e del Vezzola che presti saranno riuniti.
Quartiere dello sport e della ricreazione quindi.
Ma non solo...
Ottima l'idea di un museo scientifico nell'area ex Villeroy che potrebbe affiancare la Città della Scienza nell'area ex Gavini. Il futuro dell'Italia (e quindi di Teramo) passa attraverso l'innovazione tecnologica e la preparazone delle giovani generazioni verso la scienza e la tecnologia. La Gammarana si candida a diventare il polo didattico-scientifico d'Abruzzo! Da anticipazioni raccolte... la Città della Scienza ha ricevuto l'adesione delle tre università abruzzesi che avranno ivi un loro punto per l'orientamento degli studenti. A questo si aggiunge la sezione dedicata al Museo dell'astrofisica.
Immagino i pullman di studenti (e perchè no anche i treni che presto avranno corse anche verso le Marche) provenienti da diverse province limitrofe, giungere in questa parte di Teramo alla Gammarana per assistere agli esperimenti nei laboratori didattici del polo didattico-scientifico della Gammarana.
Eh si, la Gammarana, l'ex quartiere industriale, diventerà presto un polo fresco, creativo, innovativo e artistico.
Perchè no, anche artistico. Infatti anche i laboratori didattici di tipo artistico si prestano a essere ospitati nei capannoni della Villeroy visto che il Piano Strategico Teramo 2020 indica per questa città una appetibilità di tipo artistico per richiamare turismo).
W la Gammarana quindi, futuro polo dello sport, della scienza e della creatività d'Abruzzo.
Ai teramani il gusto di realizzare il tutto prima possibile.
Lucio De Marcellis
Posta un commento