martedì 22 settembre 2009

REPLICA ALL'ASSESSORE ROBIMARGA

Le affermazioni rilasciate dall’assessore all’urbanistica del Comune di Teramo, relativamente al progetto esecutivo ed ai lavori di realizzazione dello svincolo del lotto zero alla Gammarana, ci lasciano basiti, poiché se rilasciate dall’assessore, quale bravo professionista della salute, le possiamo comprendere in quanto molto probabilmente non ha le giuste competenze nel merito, ma se prodotte dall’ufficio preposto ci angosciano e ci preoccupano fortemente, perchè denotano una non approfondita conoscenza nello specifico del problema.
E veniamo agli aspetti salienti della questione svincolo alla Gammarana.
L’assessore dovrebbe conoscere che esiste una legge sugli espropri oramai da diverso tempo, e sicuramente molto antecedente all’approvazione del progetto dello svincolo; tale legge fa espressamente riferimento al valore corrente di mercato dei terreni e non più al valore agricolo.
E allora viene da pensare che o chi ha proceduto alla predisposizione della procedura espropriativa, allegata al progetto esecutivo, ha preso una cantonata oppure sembrerebbe un errore quasi voluto a dimostrazione che l’opera progettata dal comune, e da noi discussa, costa meno della nostra proposta.
Infatti gli oneri espropriativi previsti sono lievitati da Euro 180.000 a Euro 650.000.
Ribadiamo che quanto da noi previsto per lo svincolo alla Gammarana costa meno alla collettività, consuma meno terreno, sicuramente è più funzionale all’ex area Vileroy & Boch, dove al momento persiste un vuoto politico di idee progettuali; l’unico progetto …….. rintracciabile e chiaro in tutti gli interventi è quello imperante dello spezzatino urbanistico.
Forse questi semplici concetti sono un po’ ostici da far comprendere al bravo professionista della salute quale l’assessore Robimarga.
Torno a ribadire la scarsa natura pubblicistica dell’intervento sin dall’avvio del procedimento per l’approvazione del progetto preliminare; confermo che la documentazione prodotta dal comune al TAR, a seguito del nostro ricorso, non era assolutamente rintracciabile nei documenti consegnatici, dopo la nostra richiesta di accesso agli atti del progetto preliminare.
Tale documentazione era di fondamentale importanza per la scelta della soluzione progettuale proposta al consiglio comunale e non solo accessoria come dichiarato dall’assessore.
Le carenze pubblicistiche per l’approvazione del progetto preliminare vengono ulteriormente evidenziate, ad aggiungo un altro tassello sfuggito all’assessore, per effetto della produzione di documenti con date successive all’avviso di approvazione del progetto preliminare. E’ gradita una risposta nel merito.
Apprendiamo che la soluzione, da noi indicata, non rientra nelle linee programmatiche dell’amministrazione; a riguardo l’assessore ci deve spiegare come mai la nostra proposta progettuale era stata riportata all’interno della S.T.U. (società di trasformazione urbana per l’area Stazione) e presentata all’opinione pubblica.
In merito alle dichiarazione del Sindaco ci preme ribadire il nostro ruolo politico e non partitico, abbiamo piu’ volte chiesto il confronto; la risposta spesso è mancata e non sempre gli uffici sono stati disponibili a fornirci le informazioni se non attraverso una richiesta di accesso agli atti.
Comunque, e concludo, che aziende teramane sia per la fase di progettazione che per la fase di realizzazione dell’opera hanno lavorato e lavoreranno sono elementi di positività.
Riteniamo, altresì, che il progetto esecutivo sia un’ ottimo progetto; però, nostro malgrado, calato all’interno di una scelta preliminare, decisa dall’Amministrazione Comunale, che è sbagliata.

Teramo 22 settembre 2009
Il Presidente Associazione Culturale Quartiere Gammarana
Ing. Alfonso Marcozzi